18. ALCUNI PICCOLI SUGGERIMENTI

18.1 EDTA quanta confusione

Ho sempre sentito tanta confusione attorno all’EDTA. Come potete vedere dalla ricca bibliografia è un argomento noto da anni.
Da quello che ho potuto imparare le uniche persone a cui la flebo di EDTA è sconsigliata sono quelle che soffrono di tumore, che soffrono di gravi insufficienze renali e che hanno avuto epatopatie, ad esempio una forma di epatite in fase acuta.
Inoltre l’EDTA è un componente reperibile in tutte le farmacie, ma la differenza sostanziale riguardo la salute del paziente è data dalla miscelazione con altri componenti al fine di massimizzare gli effetti positivi e limitare quelli negativi. Senza sapere queste cose io mi sono rivolto fortunatamente ad un dottore di Bologna che segue le linee guida dell’associazione statunitense ACAM,  www.acamnet.org (American College for Advancement in Medicine), che conosce molto bene tutte queste problematiche ed inoltre è veramente una gran persona!

18.1.1 Un parere illustre: Linus Pauling, premio nobel per la chimica e la pace

“ La terapia chelante con EDTA è in perfetto accordo con le mie idee sulla terapia medica. La terapia chelante per l’arteriosclerosi costituisce un approccio assai più sicuro e meno costoso della terapia chirurgica. I medici che aderiscono al protocollo ACAM integrano i risultati della mia ricerca nel loro programma di chelazione. Migliorare la nutrizione ed assumere supplementi vitaminici e minerali è parte importante di questo programma. La terapia chelante parte da una impostazione chimica e medica corretta, ha una base scientifica razionale ed i benefici clinici paiono essere assai rilevanti. Gli ioni metallici giocano un ruolo importante nella formazione della placca aterosclerotica, l’EDTA li rimuove con buona sicurezza e non implica alcun rischio chirurgico. Ricerche pubblicate ed una vasta esperienza clinica dimostrano che l’EDTA migliora il flusso sanguigno al cuore e agli altri organi. Esiste una evidenza scientifica che fa pensare ad un possibile superamento del by-pass chirurgico. La chelazione è altrettanto valida nella prevenzione di numerose patologie. Le reazioni negative da parte di istituti governativi e di società mediche sembrano nascere in massima parte dalla ignoranza dei dati scientifici pubblicati oltre che da pregiudizi professionali”. Palo Alto, California, Luglio 1988

18.2 Protocollo corretto per la rimozione delle amalgame

Tutti i giorni leggo e sento altrettanta confusione in materia.
Non sono un dentista e nemmeno un dottore, quello che però mi permetto di suggerire sono le linee guida dettate da buon senso e responsabilità, in particolare utilizzare:

  • la diga di gomma per separare la cavità orale dal dente su cui si lavora.
  • la mascherina nasale collegata ad una bombola di ossigeno per bloccare la respirazione dei vapori di mercurio.
  • un’aspiratore dedicato.
  • carbone attivo: 5 grammi da ingerire 15 minuti prima, più 5 grammi dopo la seduta.

La settimana della rimozione del dente consiglio di assumere pastiglie di carbone vegetale, tre volte al giorno lontano dai pasti. Consiglio anche di assumere vitamina C, ad esempio Ester C della Solgar, un ottimo prodotto naturale, senza impurità.
Non più di una rimozione al mese.

18.3 Utilizzo del cellulare

Perché molte persone che incontrai in ospedale mi suggerirono di non usare il cellulare senza auricolare? Io fino a quel momento lo utilizzavo proprio così.
Studiando il funzionamento del cellulare, prima all’università e poi trattando tematiche simili a lavoro, mi sono reso conto che trasmettono segnali a frequenza di circa 2 GHz, proprio la frequenza di risonanza delle molecole d’acqua, ovviamente a bassissima potenza.
Benché non vi siano studi “dimostrati” sul legame che vi è tra l’uso di apparecchi cellulari e la salute preferisco utilizzarli con "cautela", cioè utilizzando sempre un auricolare a filo. La domanda che mi sono posto è quali conseguenze può avere l’esposizione prolungata ad onde elettromagnetiche, ovviamente di bassissima potenza, ad un cervello ricco di alluminio.
La mia risposta è stata che per prevenire preferisco utilizzare l’auricolare.

  • Da quello che ho potuto imparare le uniche persone a cui la flebo di EDTA è sconsigliata sono quelle che soffrono di tumore, che soffrono di gravi insufficienze renali e che hanno avuto epatopatie, ad esempio una forma di epatite in fase acuta. E’ inoltre uno dei maggiori antiossidanti, è la cura più importante anti-age, è indicato per chi soffre di cuore.
  • Il protocollo corretto per la rimozione delle amalgame è fondamentale per non avere un ulteriore peggioramento delle proprie condizioni di salute.
  • Il cellulare funziona a frequenze tali da fare oscillare le molecole d’acqua. Non è provato il legame con le malattie. L’utilizzo dell’auricolare però permette di ridurre al minimo questo rischio.